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Come cambia l’alimentazione in menopausa?

Come cambia l’alimentazione in menopausa?

In questa fase della vita la donna va incontro ad una trasformazione molto importante in cui il metabolismo subisce un notevole cambiamento per cui spesso si assiste ad una vera e propria trasformazione fisica. Al problema legato all’accrescimento del peso corporeo, si assiste talvolta anche all’aumento dei rischi di patologie cardiovascolari ed endocrine per cui è fondamentale imparare ad utilizzare il cibo come “buona medicina”.

La medicina tradizionale si occupa da sempre di curare le malattie con una alimentazione adeguata prima ancora che con i farmaci.

In menopausa è molto importante soprattutto assumere in abbondanza cereali integrali, come farro, riso, orzo, quinoa e avena, utili anche per aiutare la funzionalità intestinale, evitando il più possibile un eccessivo consumo di carboidrati raffinati (come pasta di farine raffinate e lievitati).

Sarebbe importante che i piatti unici a base di cereali e legumi (quali fagioli, ceci, lenticchie, piselli, fave, soia e tutti i suoi derivati), fossero la base dell’alimentazione. Piccole quantità di noci e semi, soprattutto lino e girasole, sono fonte di acidi grassi polinsaturi e di fitoestrogeni, che avendo una debole azione ormonale estrogeno simile, possiedono un blando effetto su alcuni disturbi tipici come ad esempio le vampate di calore e un effetto protettivo sull’osso. Il seme di lino è la risorsa più ricca di acido grasso essenziale Omega3 od acido alfa linoleico (ottimo regolatore dei trigliceridi e del colesterolo, utile per contrastare le malattie cardiovascolari) ed è anche la fonte più importante di boro, minerale che aiuta a trattenere il calcio a livello ematico.

La soia è ormai da tempo considerata la grande “medicina” della menopausa. La scienza ha ampiamente dimostrato con numerosi studi che le donne orientali, grazie a una dieta ricca di soia e derivati, non presentano sintomi rilevanti in menopausa, non soffrono di osteoporosi e hanno un rischio di contrarre malattie cardiocircolatorie inferiore rispetto alle occidentali. Sono stati identificati in questo legume gli isoflavoni di soia quali responsabili dei suoi effetti benefici. Nonostante l’industria chimica abbia messo in commercio molti integratori a base di isoflavoni, si è scoperto che gli isoflavoni più efficaci sono quelli assunti sotto forma di fitocomplesso nell’alimento fresco.

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Dott. Alessandro Bazzani

Biologo Nutrizionista e Naturopata

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Salute & Co. è il blog di salute al naturale curato dal Dott. Alessandro Bazzani, Biologo Nutrizionista e Naturopata. Salute & Co. parla di intolleranze alimentari, diete, nutrizione, dimagrire e curarsi in modo naturale.

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